Solitamente quando si pensa ai rivestimenti da utilizzare per le stanze si ragiona sul loro aspetto estetico e sulle loro proprietà tecniche in funzione delle esigenze di quello specifico ambiente. In realtà i materiali svolgono anche funzione di arredo e divisione degli spazi e in questo senso può risultare utile ragionare sulla tendenza di accostare materiali diversi.
Mix&Match, il potere della diversità
Un trend particolarmente interessante è quello che vede l’utilizzo contemporaneo di materiali diversi; è il fenomeno del cosiddetto Mix&Match. È importante chiarire fin da subito che l’accostamento di materiali diversi non è frutto del caso ma risponde a esigenze tanto tecniche quanto estetiche e progettuali. Come tutte le scelte e le valutazioni, quindi, deve rispondere ad alcuni accorgimenti.
Innanzitutto che il risultato generale risulti armonico ed equilibrato dove la scelta dei colori e delle finiture così come delle forme e dei contrasti sia bilanciato e in grado di offrire un effetto piacevole e non confusionario.
Una funzione molto utile dell’accostare materiali diversi è quella di creare una divisione tra due ambienti (come può essere il soggiorno e la cucina) senza però creare una separazione fisica. Invece di tirare su un muro, infatti, che toglierebbe spazio e renderebbe gli spazi più piccoli, chiusi e meno luminosi, con due pavimenti diversi si può ottenere un effetto simile, esaltando le peculiarità dell’abbinamento di quel materiale per l’arredo di quella stanza.
Consigli utili ed errori da evitare
Quando si decide di accostare materiali diversi solitamente si parte dalla volontà (per ragioni tecniche, estetiche o economiche) di conservare una situazione preesistente. Da qui si parte nella scelta dell’altro materiale da abbinare. È utile fin da subito chiarire che in questo tipo di valutazioni c’è ampia possibilità di personalizzazione, tanto nei materiali quanto nei colori e nelle forme. Per esempio non bisogna per forza realizzare linee ortogonali per dividere i due spazi, ma si possono seguire anche linee esagonali o di altra forma seguendo i listelli e le linee delle piastrelle utilizzate. L’irregolarità non è un errore ma una possibilità di arredo meravigliosa.
Per accostare al meglio due materiali è importante definire un raccordo, ovvero quell’elemento che stabilisca la fine di ciascun pavimento delineando allo stesso tempo una congiunzione tra i due. Successivamente è fondamentale valutare eventuali dislivelli e sviluppare una fascia di raccordo che colmi questa differenza in maniera armonica e il meno netta possibile. In presenza di un pavimento in legno si possono utilizzare dei listelli di altro colore, mentre per altri tipi di pavimenti si può ricorrere a materiali come il marmo o a ceramica.
Tra gli aspetti su cui prestare maggiormente attenzione c’è la differente dilatazione termica che i due materiali possono avere. Ogni materiale ha il suo e in fase di accostamento è doveroso evitare problemi di alcun tipo. Il ricorso a un elemento di raccordo si rivela utile anche a questo scopo.
Un altro errore comune da evitare e quindi un consiglio da seguire è quello di non accostare materiali naturali con quelli artificiali che ne emulano le finiture, i colori e le caratteristiche. In questi casi, infatti, il confronto sarebbe spietato ed emergerebbero tutte le differenze estetiche esaltando di fatto le “imperfezioni”.
Un ultimo consiglio: meglio non accostare i pavimenti in legno. Il consiglio vale soprattutto per quelli di diverse essenze. Il motivo? Nel legno tali accostamenti creano confusione e una sorta di riduzione che non aiuta a valorizzare le peculiarità di ogni materiale.