Porte da interno

Porte da interno: come scegliere le migliori

Nella loro apparente semplicità le porte da interno non sono tutte uguali, motivo per cui quando bisogna scegliere quelle per la propria casa diventa molto difficile trovare quella giusta. Questo perché bisogna valutare diversi fattori, dalla tipologia al materiale con il quale sono realizzate, passando per la dimensione e le stanze che devono collegare.

Sì perché le porte da interno collegano due ambienti che, seppur appartenenti alla stessa casa, possono rappresentare mondi completamente differenti. La funzione delle porte da interno è sì quella di separare un ambiente da un altro (come il bagno dal resto delle stanze o la camera da letto dal soggiorno), ma non è l’unica. Le porte hanno anche il compito di ridurre i suoni, così come di valorizzare l’arredamento e lo stile della casa. Perché le porte da interno non sono solo funzionali, ma parte integrante dell’eleganza che quell’abitazione incarna ed esprime.

Conoscere le porte interne

Per scegliere le migliori, poter effettuare un confronto e comprenderne le potenzialità, è opportuno conoscere come sono fatte le porte da interno. Esse sono composte da un’anta, un telaio fisso, un controtelaio, una serie di elementi per coprire le interruzioni tra il muro e il telaio, le guarnizioni, le cerniere, la serratura e la maniglia. Ognuno di questi elementi può essere realizzato in diversi materiali, finiture, trattamenti e tipologie, in base alle esigenze finali e alla tipologia di porta.

Le tipologie di porte interne

Quando si parla di porte da interno è doveroso parlare al plurale non per il loro numero all’interno dell’abitazione, ma per le diverse tipologie tra cui è possibile scegliere. Fondamentalmente sono tre le principali tipologie di porte interne: a libro, a battente e scorrevole. Nel primo caso abbiamo una struttura composta da più pannelli che, in apertura, si sovrappongono tra loro, come una fisarmonica. Le porte a battente sono quelle classiche che siamo abituati a conoscere e che si muovono su dei cardini. Infine le porte scorrevoli, come dice il nome stesso, sono quelle che si muovono su un binario e che generalmente da aperte sono nascoste all’interno di una parete. Ciascuna tipologia valorizza una determinata caratteristica e si rivela ideale in base allo spazio a disposizione e al tipo di arredamento che si vuole realizzare.

Come scegliere le porte interne

A questo punto possiamo entrare nel merito e vedere quali caratteristiche valutare nello scegliere le migliori porte interne. Sono tre le caratteristiche principali:

  • materiali;
  • misure;
  • finiture.

Scopriamo quali elementi verificare in ognuna di queste caratteristiche e come incidono nella scelta delle porte.

I materiali

La struttura di ogni porta, la parte principale, può essere realizzata in legno o vetro o, anche, in una parte in legno e l’altra in vetro. Per quel che riguarda il legno si può scegliere tra quello listellare, massello o tamburato. La differenza sta nella qualità, nel costo e nella resa. Il legno listellare è ideale in abbinamento con il vetro, quello massello è perfetto per porte che avranno una lunga durata, una grande resistenza e, di conseguenza, anche un’elevata capacità di isolamento acustico. Il legno tamburato, invece, è una particolare struttura ibrida molto leggera ed economica che allo stesso tempo garantisce robustezza ed efficienza.

Per quel che riguarda il vetro, la scelta è tra quelli stratificati e quelli temperati. Nel primo caso il vetro ha una resistenza elevata anche in caso di rottura (i pezzi rimangono incollati senza disperdersi). I vetri temperati, invece, sono molto resistenti e, in caso di rottura, si sbriciolano in tantissimi pezzi minuscoli che non risultano pericolosi.

Le misure

Per poter scegliere una porta da interno è fondamentale valutarne le dimensioni. Sia per una questione prettamente tecnica, ma anche perché questo dato consente di stabilire il prezzo e valutare quale tipo di materiale utilizzare. Sono tre le misure su cui ragionare: quella della larghezza del vano, quella dell’altezza (da prendere dal livello del pavimento) e quella dello spessore del muro. Ci sono differenze se le porte sono già esistenti e sono da sostituire o se invece si è in fase di costruzione (o ristrutturazione profonda) e bisogna quindi valutare anche le dimensioni di tutti gli elementi strutturali di ogni singola porta.

Le finiture

Le porte interne hanno un enorme capacità d’arredo; questa deriva anche e soprattutto dalle finiture. Anche in questo caso è utile distinguere i vari materiali con i quali possono essere realizzate. Il legno è uno dei principali, con tutte le potenzialità date dalle varie essenze. Tra queste ricordiamo il rovere, il noce, l’abete e il pioppo. Ci sono poi finiture in laminato o alluminio, capaci di assicurare una maggiore protezione da colpi e graffi. Sono inoltre disponibili numerosissimi trattamenti capaci di generare effetti diversi, così come la possibilità di realizzare delle incisioni personalizzate ottenendo delle decorazioni dall’enorme valore estetico e, anche per questo, invidiabili.

Oltre l’apertura e la chiusura c’è di più

Possiamo concludere dicendo che le porte non sono solo quei dispositivi da aprire e chiudere, ma un vero e proprio concentrato di efficienza, utilità, eleganza e bellezza, inserita all’interno della casa. La scelta, quindi, non è meramente funzionale, collocando le porte da interni solamente per l’esigenza di dividere uno spazio, ma totale. La disposizione delle porte e anche la stessa organizzazione degli spazi, in fase di progettazione, benefici di tutti i vantaggi che le porte garantiscono, in modo da ottenere risultati esaltanti e meravigliosi per la propria casa.

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