Bagni in resina

Bagni in resina: vantaggi e svantaggi

L’utilizzo della resina sta, ormai da diversi anni, prendendo sempre più piede all’interno delle abitazioni. Abbiamo già avuto modo di apprezzarne l’utilizzo nelle cucine moderne e oggi ci vogliamo occupare di valutarne l’impiego all’interno del bagno. Un ambiente, come ben sappiamo, molto particolare che necessita di alcuni accorgimenti particolari. Scopriamo quindi i vantaggi e gli svantaggi dei bagni in resina.

Quale resina

Prima di analizzare i pro e i contro dell’uso della resina nei bagni domestici è utile fare un breve approfondimento sulle caratteristiche di questo materiale. Quando si parla di resina, infatti, si fa riferimento a un composto di leganti sintetici e inserti speciali, una base dalla quale partire con altre varianti in base alle specifiche necessità. Questo significa che parliamo di un materiale estremamente variabile caratterizzato dalla grande viscosità. La resina, infatti, si solidifica appena entra in contatto con temperature calde o fredde, quindi al momento dell’applicazione. Attualmente in commercio esistono tre macrocategorie di resine:

  • resina epossidica;
  • resina acrilica;
  • resina cementizia.

La resina epossidica è quella utilizzata per le pavimentazioni e le pareti in quanto assicura un’elevata resistenza termica e meccanica ed è inoltre disponibile anche in forme autolivellanti. La resina acrilica, invece, è utilizzata prevalentemente nei rivestimenti dei tetti, dei terrazzi e delle strutture in calcestruzzo. Infine la resina cementizia è quella che, essendo resistente agli oli, all’umidità e agli urti, viene impiegata prevalentemente nelle pavimentazioni.

Pro e contro di un bagno in resina

Dopo aver compreso le proprietà e le caratteristiche della resina cerchiamo di capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi del suo utilizzo all’interno di un bagno.

I vantaggi

I principali vantaggi della resina sono che è un materiale igienico, semplice da pulire, resistente all’acqua e all’umidità e, ancora, che richiede una posa rapida. In un ambiente come il bagno, dove l’acqua, il vapore e la condensa sono all’ordine del giorno, è evidente come la resina si riveli assolutamente indispensabile. Viene infatti spesso utilizzata per il rivestimento delle cabine doccia ma anche per gli ambienti destinati alla lavanderia. Inoltre per la sua pulizia è sufficiente utilizzare i medesimi prodotti impiegati per il parquet e in pochi minuti (senza la presenza delle classiche fughe presenti nelle piastrelle in gres) si ha tutto perfettamente pulito. Infine, la rapidità nella posa consente di rinnovare facilmente e continuamente lo stile del bagno, potendo contare su un’ampia gamma di finiture per personalizzare al meglio l’ambiente del bagno.

Gli svantaggi

Per una scelta davvero vincente sono da tenere in considerazione anche gli svantaggi della resina nel bagno. Tra questi vanno considerate le piccole rotture cui, per effetto dell’usura e del passare del tempo, il rivestimento in resina può andare incontro. Le cadute di oggetti, i graffi e le abrasioni possono risultare più evidenti rispetto ad altri materiali. Inoltre sempre con il passare del tempo, soprattutto se vi è una forte esposizione ai raggi solari, si può sperimentare una perdita di colore. Infine non tutte le resine sono sicure per la salute; il consiglio è quello di orientarsi verso quelle a base acrilica in quanto sono quelle dotate di certificazione e non si rivela tossica.

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