Impianti ibridi

Efficienza energetica: il ruolo degli impianti ibridi

Quando abbiamo posto l’attenzione sull’importanza dell’efficienza energetica negli edifici residenziali non era ancora stata emanata la direttiva europea che mira a rivoluzionare completamente l’intero settore. È infatti notizia di queste settimane che l’Unione Europea vuole accelerare sulla riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dagli edifici. Per questo motivo è stato previsto che tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni 0 entro il 2030, ma soprattutto che gli immobili residenziali dovranno raggiungere entro il 2030 la classe energetica E ed entro il 2033 la classe energetica D.

Una disposizione che dovrà trovare attuazione in una specifica legge da parte del Parlamento italiano ma con la quale è utile e importante già da ora iniziare a fare i conti. Soprattutto parlando degli impianti ibridi e del loro apporto al miglioramento dell’efficienza energetica di un appartamento e di qualsiasi edificio di tipo residenziale.

Cosa sono gli impianti ibridi

Per comprendere cosa sono, come funzionano e quali sono i vantaggi degli impianti ibridi dobbiamo contestualizzarne il loro utilizzo per quel che riguarda il condizionamento domestico. Parliamo quindi del riscaldamento invernale e del raffrescamento estivo. Oggi nella stragrande maggioranza dei casi questi vengono perseguiti con le caldaie (riscaldamento invernale) e con i climatizzatori (raffrescamento estivo) con tutte le conseguenze su consumi e costi che, specie negli ultimi anni, sono aumentati anche per effetto di fenomeni geopolitici.

Gli impianti ibridi, l’evoluzione tecnologica applicata al condizionamento domestico (e non solo), sono molto semplicemente la combinazione di due diverse tecnologie: quella della caldaia a condensazione e quella della pompa di calore.

Come funzionano

Un sistema ibrido ha la possibilità di utilizzare singolarmente o la caldaia a condensazione o la pompa di calore o, ancora, entrambe le tecnologie in maniera combinata. La possibilità di utilizzare diverse fonti di energia aumenta l’efficienza energetica di questo impianto e, quindi, quella dell’immobile nel quale è installato.

Si tratta di una soluzione estremamente vantaggiosa in quanto, mediamente, il 70% circa dell’energia necessaria per il condizionamento e la produzione di acqua calda a uso sanitario viene prodotto dalla pompa di calore in maniera del tutto ecologica e pulita (la pompa di calore, infatti, recupera energia dall’aria o dall’acqua presente nell’ambiente esterno). Quando la pompa di calore non è più in grado di essere così conveniente entra in funzione la caldaia a condensazione che quindi integra il 30% di energia rimanente.

La particolarità dei sistemi ibridi è che la regolazione su quale tecnologia impiegare avviene in maniera del tutto automatica. Non è l’utente a selezionare quale impianto azionare ma è la tecnologia che, spesso utilizzando sonde e sensori, sceglie quale impianto utilizzare a seconda delle condizioni meteorologiche e delle caratteristiche dell’impianto e dell’ambiente domestico nel quale erogare l’energia prodotta.

I vantaggi

Scegliere degli impianti ibridi significa aumentare l’efficienza energetica della casa (che migliora tra il 35% e il 50% rispetto agli altri sistemi). Questo ha un effetto sui consumi e sui costi delle bollette. Calano i consumi avendo una gestione delle risorse più virtuosa e calano, di conseguenza, anche gli importi delle bollette energetiche.

Tutto questo per una tecnologia estremamente affidabile, altamente versatile (è possibile prevedere l’integrazione con un impianto fotovoltaico per aumentare ulteriormente il rendimento) e sostenibile, riducendo di fatto l’impiego di combustibili fossili e prevedendo l’utilizzo prioritario di fonti energetiche rinnovabili e green.

Se c’è un difetto o un aspetto meno vantaggioso legato agli impianti ibridi è sicuramente quello legato al prezzo. Parliamo di una tecnologia con un costo iniziale superiore a quello dei singoli impianti, ma che – in una prospettiva a medio-lungo termine – assicura un ritorno sull’investimento rapido e di sicuro vantaggio. Nel giro di pochi anni, infatti, si rientra di quanto speso e si assicura alla propria casa un’efficienza energetica elevata (e in linea con i nuovi standard europei) e un rendimento tale da abbattere i costi delle bollette e garantirsi un futuro più economico e qualitativamente migliore.

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